Frittata con fiori di cicerchia silvestre

Durante le mie passeggiate rimango sempre affascinata dai bei fiori rosa-porporini a vessillo della cicerchia selvatica (Lathyrus sylvestris), chiamata comunemente anche pisello selvatico, cicerchione e favino e, più correttamente, cicerchia silvestre, per distinguerla da altre specie di cicerchia selvatica. E’ una pianta abbastanza comune nei prati aridi e in particolare ai margini di siepi e boscaglie e pare sia gradita alle api, ma non si trova facilmente in Brianza. Personalmente la tengo nel mio giardino perché mi piace molto in primavera cucinare almeno una volta la frittata con i suoi germogli, oppure semplicemente lessarli e condirli con olio sale e pepe e un goccio di limone, oltretutto se i germogli di cicerchia selvatica sono più abbondanti si prestano pure alla surgelazione casalinga. I germogli si possono utilizzare anche in pastasciutte, zuppe e minestre alle quali donano una nota di freschezza.

Ingredienti:

  • un paio di manciate di fiori di cicerchia selvatica,
  • 6 uova,
  • una cipolla oppure dello scalogno,
  • olio evo q.
  • sale e pepe q. b.

In un tegame fate soffriggere la cipolla finemente tritata oppure lo scalogno con un poco d’olio. Dopo qualche minuto aggiungete i fiori di cicerchia e un goccio d’acqua se necessario. Tenetene da parte qualche fiore per guarnire i piatti prima di portarli in tavola. A parte sbattete le uova e regolate di sale e di pepe. Procedete come d’uso per le più classiche frittate. Volendo potete anche con gli stessi ingredienti preparare delle uova strapazzate. Portare in tavola la vostra frittata decorandola con i fiori di cicerchia.

Vai alla scheda della cicerchia silvestre