Uova fritte con aglio ursino

Dalle mie parti, in Brianza, ma soprattutto nel milanese, l’aglio ursino o orsino (Allium ursinum), detto anche aglio dei boschi o aglio selvatico, è chiamato in dialetto strozzagàjnn (strozza galline). Lo trovo con una certa facilità nei luoghi ombrosi e lo raccolgo sempre con piacere. Innanzitutto perché mi piace il suo delicatissimo sapore di aglio e poi perché lo posso utilizzare in cucina in mille modi. Le foglie, tritate o meno, sono buone per aromatizzare e insaporire insalate, burro, formaggi molli, uova in padella, frittate, zuppe, brodi, carni, pesce, patate lesse, ecc.. I bulbi si possono usare in cucina come si farebbe per il comune aglio ed i fiori per decorare i piatti. L’unico accorgimento è aggiungerlo, nei cibi cotti, alla fine, per non disperdere il suo delicato aroma. Uno dei piatti con l’aglio ursino che va per la maggiore in famiglia è “of in cereghin cun strozzagàinn” ossia delle uova all’occhio di bue con aglio ursino.

Ingredienti:

  • una manciata di foglie di aglio ursino ,
  • uova freschissime (un paio per commensale),
  • burro q. b.,
  • sale e pepe q. b.

Lavate per bene le foglie di aglio ursino e asciugatele con un panno. In una padella fate scaldare a fuoco lento il burro, aggiungendo le uova come d’uso per quelle classiche in padella “all’occhio di bue”. Coprirtele con le foglie di aglio ursino e cuocete a fiamma bassa secondo il gusto personale, finché l’albume non si sarà rappreso. Salate e pepate secondo il gusto personale. I miei famigliari spesso aggiungono del ketchup, che effettivamente si sposa bene con il resto degli ingredienti mentre io preferisco la ricetta brianzola “classica”.

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