Olive del Lario in salamoia

Abitando in Brianza mi reco con la famiglia a fare spesso delle belle passeggiate sulle rive del vicino lago di Como, il più bello d’Italia – non lo dico per partigianeria – che ogni volta offre allo sguardo qualche scorcio meraviglioso! In questi panorami si notano sempre più spesso uliveti ordinatissimi che si affacciano sulle rive del lago. Da qualche anno in effetti, anche da queste parti, si è ripreso a coltivare con maggiore intensità l’ulivo (Olea europaea), anche se abbastanza spesso si trovano però degli ulivi di cui nessuno si cura. Da questi raccolgo le olive “orfane” e poi le conservo in vario modo. Le olive “nostrane” sono diverse da quelle che posso trovare in commercio o che ci inviano i parenti di mio marito dalla Sicilia. Sono più piccole e dal sapore più delicato, lo si capisce anche dall’olio che se ne ricava, dal delicato sentore di mandorla, ma non per questo meno buone per i diversi utilizzi che di solito si fanno. Le olive in salamoia sono forse la preparazione più classica e utilizzando la ricetta di mio marito cercherò di non sfigurare, anche perché ormai le mie “olive del Lario” sono in competizione con quelle siciliane che prepara mio marito. La ricetta è semplice, gli ingredienti tutti freschissimi, anche il finocchio selvatico che coltivo in un angolo del giardino: sono sicura che faranno la loro figura quando le servirò come aperitivo o accanto a formaggi e salumi.

Ingredienti:

  • olive s. q.,
  • acqua s. q., sale e finocchio selvatico s. q..

Raccogliete le olive scartando quelle che hanno qualche imperfezione. Lavatele con attenzione e ponetele in uno o più vasetti precedentemente sterilizzati. Non ho indicato la quantità degli ingredienti perché mi regolo secondo quanto riesco a raccogliere. Preparate una soluzione di acqua e sale che deve avere come minimo un rapporto 1 a 10 per potere assicurare una buona riuscita della conserva. Ricoprite le olive con la salamoia. Incrociate poi all’imboccatura del vaso in modo, o riducete a un cerchio pieno, gli steli con le ultime fronde di finocchio selvatico o con le ombrelle coi frutti verdi, in modo che le olive non possano venire a galla. Il finocchio selvatico assicurerà alla conserva anche una deliziosa e delicata aromatizzazione. Qualcuno utilizza al posto del finocchio delle foglie di alloro, dei rametti di rosmarino oppure di timo e aggiunge anche pepe in grani o peperoncino a secondo del gusto personale. Riponete i vostri vasetti chiusi ermeticamente in un luogo fresco, asciutto e al riparo della luce e attendete almeno un paio di mesi prima di gustare le vostre olive in salamoia casalinghe.

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