Pastasciutta con i fusti di bardana

Passeggiando nel parco vicino a casa non ho potuto non osservare come dopo i temporali della settimana scorsa le piante di bardana (Arctium lappa) avessero raddoppiato le loro dimensioni. Con la mente sono ritornata ai miei giochi infantili quando attaccavo i frutti agli abiti degli altri bimbi, ma essendo un’inguaribile golosa non ho potuto fare a meno di pensare anche a come utilizzarla in cucina. Siamo in primavera e so che si possono utilizzare non solo le radici (in autunno), ma anche le foglie del primo anno, lessate e condite, i piccioli e i fusti teneri prima della fioritura, spellati e poi consumati come gli asparagi o ripassati come i cardi, buoni anche nelle zuppe e nelle minestre. Conosco qualcuno che li consuma anche crudi, ma ho deciso che oggi utilizzerò i fusti teneri per un condimento che rende speciale una pastasciutta.

Ingredienti:

  • un bel mazzetto di fusti teneri di bardana;
  • una cipollina;
  • 100 g di pancetta a dadini;
  • olio evo q. b.;
  • sale e pepe q. b.;
  • 320 g di pasta secca del formato preferito.

Raccogliete un bel mazzetto di fusti teneri di bardana. A casa provvedete innanzi tutto a spellarli della parte esterna più coriacea (deve rimanere il cuore non fibroso), tagliando poi il cuore a pezzettini. In un tegame fate rosolare in un poco di olio evo la cipollina affettata finemente, aggiungete la bardana a pezzettini fate insaporire.

Dopo qualche minuto aggiungete la pancetta a dadini, regolate di sale e di pepe e portate fino a cottura. Se in casa non avete della pancetta potete tranquillamente sostituirla con del prosciutto. Lessate la pasta, scolate e versate nel tegame, insaporendola facendola saltare per bene in padella.
La pastasciutta è ottima con la pasta secca ma con quella fresca è ancora più buona.

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