Andando a trovare una conoscente ho notato in un angoletto del prato del suo giardino, vicino alla siepe, che c’erano un buon numero di piante di erìsimo (Sisymbrium officinale), buone per farci molte cose in cucina. La specie è meglio conosciuta come “erba dei cantanti”, tra i quali è diffusa l’abitudine di rischiarare la voce con decotti a base di questa erba. Ho portato così a casa una piccola borsa con le rosette e gli steli più teneri, avendo già in mente cosa cucinare. Ho passato anche alla signora che mi ospitava la ricetta che adesso vi suggerisco. Dopo qualche giorno mi ha richiamato dicendosi molto contenta di aver utilizzato in cucina una pianta a lei sconosciuta che le infestava il giardino.
Ingredienti:
- 300 g di erìsimo;
- 320 g di tagliatelle;
- 100 g di pancetta a dadini;
- olio evo q. b.;
- sale e pepe q. b..
Pulite con attenzione e sciacquate l’erìsimo, eliminando eventuali parti troppo coriacee o ammalorate. insieme con la pasta (un po’ come si fa con le cime di rapa, di cui è peraltro stretto parente).
Nel frattempo in un tegame fate rosolare la pancetta con poco olio evo. Scolate la pasta e l’erìsimo e fateli insaporire per qualche minuto nel tegame mescolando per bene. Regolate di sale e di pepe e portate subito in tavola. Ho utilizzato le tagliatelle ma questa ricetta viene bene anche con pasta corta tipo caserecce. Io non aggiungo formaggio grattugiato perché preferisco gustare il sapore lievemente amaro dell’erìsimo ma se piace aggiungete pure il vostro preferito, anche se vi consiglio un pecorino stagionato.
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