Pastasciutta con salsiccia, santoreggia e funghi

La santoreggia (Satureja hortensis), detta anche cerea o erba cerea, è una piana aromatica che raramente cresce spontanea nel nostro Paese. Per fortuna è facilmente reperibile in qualsiasi buon garden e vi consiglio vivamente di acquistarne un vaso per avere una più ampia scelta fra le piante aromatiche di casa. La santoreggia emana un delizioso profumo anche solo stropicciandone le foglie ed è conosciuta fin dai tempi remoti per le sue proprietà, sia in cucina che per alleviare diversi piccoli malanni, come ad esempio il mal di gola, avendo proprietà antisettiche. La uso spesso per facilitare la digestione dei fagioli ma anche per dare un buon sapore a ripieni, frittate, pollo, coniglio, salsicce, ed anche per preparare dei buoni liquori casalinghi. Avendo comprato della luganega, la salsiccia di noi brianzoli, oggi cucinerò una gustosa pastasciutta e per aumentarne la fragranza e facilitarne la digestione aggiungerò una bella manciata di santoreggia.

ngredienti:

  • un bel mazzetto di santoreggia fresca,
  • 350 g di mezze maniche (o altra pasta corta),
  • 400 g luganega (o altra salsiccia),
  • 25 g di funghi porcini secchi,
  • una cipolla,
  • parmigiano o grana grattugiato (facoltativo),
  • olio evo q. b.,
  • sale e pepe q. b..

Ammorbidite come d’uso i funghi secchi in acqua tiepida, quindi tritateli e filtrate il liquido tenendolo da parte. Fate imbiondire nell’olio, in una padella, una cipolla finemente tritata e unite la luganega sbriciolata. Fate rosolare a fuoco lento. Unite ora la santoreggia finemente tritata e i funghi. Cuocete il tutto per una decina di minuti. Regolate di sale e di pepe e bagnate con l’acqua dei funghi filtrata man mano che serve. Fate addensare la salsa secondo il vostro gusto personale. Lessate al dente le mezze maniche e fatele saltare in padella col sugo. Spolverate col parmigiano grattugiato (se piace), decorate con qualche foglia di santoreggia e qualche fiore, quando è stagione, e portate in tavola ben caldo.

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