Il corniolo (Cornus mas) cresce spesso spontaneo sulle colline brianzole e si riconosce immediatamente per la sua bella fioritura gialla che spicca in mezzo agli altri alberi. I nostri anziani lo chiamano cornàa. I suoi frutti sono deliziosamente acidi anche quando sono maturi e perciò anche dissetanti. Le rosse corniole sono ricchissime di vitamina C le utilizzo oltre che per il consumo fresco anche per farne confetture, conserve e liquori. Ho conservato le corniole anche sottaceto, come suggeritomi da una anziana signora di origini alpine, con le quali ho deciso di preparare delle sarde in saòr. Gli alimenti base di questo piatto tipico veneto sono, come è sicuramente noto, sarde e cipolle, non difficili da reperire (anche in questo periodo di pandemia). Le sarde sono un pesce azzurro “povero” che si trova con facilità anche al mercato e sono anche salutari (ricche di omega 3 sali minerali e vitamine). Sono abituata a consumare questo piatto tradizionale veneto perché me lo preparava la nonna. Mi è sempre piaciuto e penso che il gusto particolare delle corniole sottaceto si abbini bene con gli altri ingredienti.
Ingredienti per le corniole sottaceto:
- corniole s. q.,
- aceto di vino.
In uno o più contenitori precedentemente sterilizzati ponete le corniole ben pulite e senza imperfezioni con del buon aceto di vino per almeno quattro settimane. Utilizzate poi le corniole come abitualmente fate con altri sottaceti. L’aceto di risulta, che nel frattempo si sarà aromatizzato e colorato, può essere usato per condire le verdure.
Per le sarde in saòr:
- 1 kg di sarde fresche,
- farina q. b.,
- olio evo q. b,
- 3 cipolle medie (preferibilmente bianche),
- aceto alle corniole q. b.,
- una manciata di corniole sottaceto,
- una manciata di mandorle tritate (facoltative),
- una manciata di uvetta (facoltativa).
Eliminate la testa alle sarde ed evisceratele dopodiché apritele a libro. Infarinatele, friggetele in olio ben caldo e poi fatele asciugare su carta assorbente. Fate dorare in una padella con un poco d’olio le cipolle affettate fino a quando non saranno morbide, spruzzatele con l’aceto di risulta delle corniole sottaceto, mescolate per bene e ritirate dal fuoco, il saòr è pronto. In un contenitore adagiate il saòr, delle corniole, dell’uvetta precedentemente ammollata e ben strizzata e delle mandorle tritate. Sopra questa base adagiate le sarde fritte e procedete in questo modo fino ad esaurimento degli ingredienti facendo in modo che il saòr copra l’ultimo strato. Coprite il contenitore e lasciate insaporire le sarde per almeno un giorno in un luogo fresco.
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