La calepina (Calepina irregularis), conosciuta anche con il nome di miagro, è una piantina spontanea davvero “irregolare”, non solo per le sue foglie che cambiano forma fino a diventare da intere a profondamente lobate, ma anche per il fatto che è evidente e si sviluppa dalla fine dell’autunno all’inizio della primavera! Parente dei cavoli ha un buon sapore delicato – ottimo quello delle sue radici fritte dal retrogusto di nocciola – ed il grosso vantaggio di essere una delle poche piante spontanee che si trovano in una certa quantità anche in pieno inverno. Si trova su tutto il territorio nazionale, eppure il suo uso in cucina è molto scarso ed è un vero peccato! La trovo facilmente in un folto tappeto vicino a casa. Seppure in questi giorni faccia davvero molto freddo, cerco di non rinunciare alla mia passeggiata quotidiana e sapendo di trovare certamente della buona calepina e un mazzetto di agli selvatici porto con me una borsa di tela e un coltello. Per mezzogiorno, se mi affretto, posso preparare un buon piatto di pasta!
Ingredienti:
- 320 g di bucatini,
- 500 g di calepina,
- un mazzetto di agli selvatici,
- olio evo q. b.,
- sale e pepe q. b.,
- pecorino grattugiato q. b..
Pulite con attenzione la calepina e i bulbi degli agli selvatici. In un tegame fate soffriggere con l’olio evo l’aglio selvatico. Unite la calepina spezzettata, regolate di sale e pepe e fatela stufare fino a cottura. Lessate dei bucatini o altra pasta lunga che vi piaccia – oggi non ho tempo, ma questa pastasciutta è ottima con la pasta fatta in casa, sia di semola che all’uovo – scolateli al dente e insaporiteli in tegame con la calepina stufata. Portate subito in tavola accompagnando con abbondante pecorino grattugiato che esalta il sapore di questa spontanea.
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