In Brianza la chiamiamo petasciœu, forse per il fatto di essere appressata a terra ed è una delle più “dolci” erbe amare spontanee che “ricacciano” in autunno. Io la raccolgo nei prati vicino a casa, dove si trova in abbondanza. In realtà è facile trovarla su tutto il territorio nazionale. Il suo nome scientifico è Hypochoeris radicata ma è conosciuta come costolina, ingrassaporci o piattello. Sebbene abbia diverse proprietà medicinali viene in genere raccolta per un uso gastronomico, come faccio io. La costolina è una piantina spontanea che sarebbe bene imparare a conoscere perché molto versatile in cucina. Io la utilizzo per un’ottima insalata quando le foglioline sono molto tenere. E’ buona per minestre di verdure selvatiche ma anche in aggiunta alle minestre con verdure orticole, nelle misticanze con altre verdure spontanee (dove il suo sapore più dolce mitiga quello più amaro delle altre specie). Deliziosa come ripieno per preparazioni salate. Della costolina utilizzo anche gli scapi fiorali ancora giovani per una gustosa frittata. Dato che oggi è una giornata uggiosa e so che se preparo qualcosa di caldo, magari anche sfizioso, è sempre gradito, mi metto subito all’opera. Preparo la pasta per le nfigghiulate (un impasto di semola da avvolgere a spirale tipicamente siciliano, che ho imparato da mia suocera), che riempirò con la costolina e poi con quello che il frigo mi mette a disposizione.
Ingredienti (per una decina di nfigghiulate medie o per tre nfigghiulate grandi)
Per l’impasto:
- 500 g di semola di grano duro rimacinata,
- 250 ml di acqua,
- 10 g di lievito di birra fresco,
- 3 cucchiai di olio evo,
- 2 cucchiaini di sale fino.
Per il ripieno:
- 500 g di costolina,
- una cipolla,
- 200 g di prosciutto cotto,
- 300 g di caciocavallo (anche provola o scamorza)
- olio, sale e pepe q. b…
Versate in una ciotola il lievito sbriciolato e scioglietelo con un poco di acqua tiepida. Unite la semola, la restante acqua, il sale e l’olio a filo, sempre impastando, fino ad ottenere un composto omogeneo. Coprite la ciotola con della pellicola e lasciate lievitare in un luogo caldo per almeno tre ore. Stendete l’impasto a pezzi con l’aiuto di un mattarello per ottenere dei dischi del diametro di una quarantina di centimetri (per tre nfigghiulate). A parte preparate la costolina. Pulitela con cura e lessatela leggermente in poca acqua bollente salata. Strizzatela e tritatela grossolanamente, poi fatela insaporire per bene in una padella con l’olio e la cipolla, aggiustando di sale e pepe. Tagliate il prosciutto cotto e il caciocavallo a fettine sottili o a cubetti secondo il gusto personale. Stendete gli ingredienti su tutta la superficie dei dischi precedentemente unti con un poco di olio. Arrotolate la sfoglia su se stessa e poi avvolgete a formare una spirale. Ponete le spirali su una teglia grande oppure su di una leccarda ricoperta con della carta da forno, avendo cura prima di informare di schiacciarle leggermente. Cuocete in forno a 180° (meno se ventilato) per una quarantina di minuti. Volendo si possono sostituire a prosciutto e caciocavallo, ricotta e salsiccia oppure pomodori secchi e salame o ancora patate e cipolla, insomma tutti gli ingredienti che la fantasia in cucina vi suggerisce. Ottime da gustare soprattutto quando sono tiepide!
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