Salsa di sambuco

Ora che siamo in autunno i sambuchi, che si trovano un po’ dappertutto vicino a casa (Sambucus nigra), in dialetto brianzolo sambugh, si sono riempiti di bacche violacee. Sostituiscono i profumati fiori primaverili e ne raccoglierò un po’ per cucinare qualcosa: l’operazione è abbastanza laboriosa – più facile se disponete di un apposito “pettine” – ma ne vale la pena! Tenete presente, se avete qualche dubbio in fase di raccolta, che i frutti del sambuco sono sparsi su tutta la pianta e con le ombrelle piene di bacche rivolte verso il basso e quindi facilmente raggiungibili. Le bacche di sambuco sono commestibili quando sono ben mature, e in genere con esse si confezionano confetture, salse e gelatine, di cui però è necessario fare un consumo moderato perché sono lassative. Siccome il sambuco è una pianta generosa con i golosi come me (in primavera con i suoi fiori preparo frittelle, sciroppo e aromatizzo dolci), con le bacche che mi regala in autunno, preparo una salsa. Ottima così com’è, da spalmare su pane e pancake, per farcire torte, ma buona anche per accompagnare carni e formaggi.

Ingredienti:

  • 300 g di bacche di sambuco ben mature,
  • 50 g di zucchero (preferibilmente di canna).

Pulite e lavate con attenzione le bacche di sambuco, indossando magari dei guanti perché macchiano le mani. Mettetele in un tegame e fatele sobbollire con lo zucchero per cinque minuti circa, aggiungendo un goccio di acqua se necessario. Lasciatele raffreddare leggermente e passatele al passaverdura. La salsa è già pronta.

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