Il biancospino (Crataegus monogyna e altre congeneri) è un arbusto o piccolo albero che si trova facilmente dalle mie parti e che caratterizza il paesaggio in primavera per la sua bella fioritura bianca e in autunno per le molte sfumature di rosso delle sue foglie e delle sue bacche. In Brianza viene chiamato in diversi modi: spin, scarion, lazzarin salvadegh, paniscioeu, peritt, ecc.. Viene utilizzato anche per le sue proprietà medicinali, nella cura delle lievi insufficienze cardiache e come blando sedativo. Un tempo dalle mie parti questa pianta era usata come siepe, come del resto in molte altre regioni italiane, anche per via delle numerose spine che caratterizzano questo arbusto e dal fitto intreccio di rami che rendevano le siepi di biancospino invalicabili. Proprio da una vecchia siepe di biancospino ho raccolto un piccolo cestino di bacche per preparare la marmellata. I frutti sono edibili al naturale ma hanno un sapore sciapo e sono molto più gradevoli se utilizzati appunto per confezionare confetture, gelatine, sciroppi e liquori. Questa confettura dal gusto particolare è molto buona, anche semplicemente spalmata sul pane per la prima colazione su una base di burro o di ricotta, o la merenda, ma è ottima anche per accompagnare carni bianche e rosse e formaggi.
Ingredienti:
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500 g di bacche di biancospino,
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250 g di zucchero di canna,
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succo di un limone,
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una bustina di vanillina,
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un cucchiaino raso di polvere di cannella,
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2 pizzichi di peperoncino in polvere,
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acqua q. b..
Pulite con attenzione le bacche di biancospino. Mettetele a lessare in una pentola con poca acqua. Quando saranno morbide setacciatele con il passaverdura, aiutandovi con l’acqua di lessatura che avrete conservato a parte. Aggiungete alla purea che avete ottenuto il succo di limone, lo zucchero di canna, la cannella, la vanillina e il peperoncino. Rimettete sul fuoco e portate alla consistenza desiderata. Versate la confettura in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati e capovolgeteli per creare il sottovuoto. La confettura è pronta per essere gustata a breve come più vi piace.
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