Biancomangiare ai fiori di sambuco

Il soave profumo del sambuco inebria l’aria, per me è il segnale che davvero è arrivata la primavera. Dalle mie parti si trova praticamente dappertutto e tutti, anche i bambini, sanno riconoscere una pianta di sambuco (Sambucus nigra). I nostri anziani chiamano sambugh la pianta e panigada i fiori. In cucina si utilizzano generalmente i piccoli frutti, che hanno polpa succosa e aromatica, ricca di vitamina C, e che, per essere utilizzati in cucina, vanno raccolti solo quando sono neri e molto maturi (più facilmente con l’apposito pettine, come per i mirtilli), altrimenti sono tossici. In diverse aree del Nord Italia tra le quali la mia Brianza, e in alcuni casi anche al Sud, si usano tradizionalmente anche i fiori: quelli freschi, non ancora del tutto dischiusi, vengono immersi in pastella e fritti. Con i fiori polverizzati viene aromatizzato un tipico dolce casalingo e da forno, peculiarmente brianzolo, che prende il nome proprio dai fiori: la panigada, oggi in vendita presso fornai e negozi che propongono le nostre tipicità. Oggi voglio preparare il biancomangiare, preparazione tipica della gastronomia siciliana, profumato in questo caso ai fiori di sambuco invece che con la cannella. È un dessert fresco, veloce e aromatico. La parte più impegnativa della ricetta consiste nel raccogliere i fiori di sambuco e staccare i fiorellini dalle ombrella.

Ingredienti:

  • 20 g di fiori di sambuco;
  • 100 g di amido;
  • 100 g di zucchero;
  • 1 l di latte fresco;
  • una scorzetta di limone;
  • qualche infiorescenza per decorare.

In un tegame sciogliete l’amido con una parte del latte fresco, aggiungendovi lo zucchero, il restante latte e una scorzetta di limone. Mescolate con una frusta e portate a cottura sul fuoco, sempre mescolando. Un minuto prima di togliere dal fuoco il biancomangiare togliete la scorzetta di limone e aggiungete invece i fiori di sambuco. Versate quindi il biancomangiare in uno stampo per budini inumidito. Quando si sarà raffreddato per bene lasciatelo per qualche ora a riposare in frigorifero (il biancomangiare ne acquisterà anche in gradevolezza). Servite il dolce così com’è, decorato con le infiorescenze oppure accompagnato da biscottini secchi.
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