I nostri amici ci hanno portato dal loro paese natale, in Puglia, un cesto di Scolymus hispanicus. Sono degli estimatori di questo “cardo” e chiamano questa pianta carduncelli, ma in italiano si chiama più spesso cardogna. Anche in Spagna questa pianta è molto apprezzata e consumata generalmente in umido ed è forse per questa ragione che nel suo nome botanico è sottolineata l’indicazione geografica. Non si direbbe di primo acchito, dall’aspetto così “spinoso” di questa pianta, che ci si possa ricavare qualcosa di buono in cucina, ma la sapienza e pazienza di tanti uomini e donne hanno saputo trarre da queste piante che crescono in posti assolati e aridi delle prelibatezze per il palato. Certo bisogna dotarsi di una certa pazienza per pulire a dovere le foglie della cardogna ma come si dice “il gioco vale la candela” e il sapore delicato e delizioso della cardogna ripaga senza dubbio della fatica.
Ingredienti:
- 600 g di cardogna già pulita (le costolature delle foglie basali si intende, con attaccata magari un po’ di radice),
- una manciata di mollica di pane grattugiata grossolanamente,
- 2 cucchiai di pecorino grattugiato,
- uno spicchio d’aglio,
- peperoncino q. b.,
- un uovo per ciascun commensale,
- olio evo q. b,
- sale e pepe q. b..
Lavate accuratamente la cardogna e verificate che non ci siano eventuali spine residue. Lessatela in acqua bollente salata. A parte in un tegame fate soffriggere l’aglio con l’olio, aggiungete la cardogna ben scolata e fate saltare per bene, regolando di sale e di pepe. In una teglia da forno disponente la cardogna saltata, ricopritela di pecorino e mollica di pane grattugiata. Insaporite il tutto con del peperoncino e passate in forno per la doratura. Poco prima di togliere dal forno rompete sulla superficie un uovo per commensale e fatelo cuocere fino a quando alla vista appare come un uovo al tegamino. Togliete dal forno e servite subito.