Salsa di more

Dalle mie parti, in Brianza, il rovo è chiamato rovèd, i frutti mor. La raccolta delle more selvatiche (Rubus fruticosus) occupava parecchi pomeriggi estivi della mia infanzia e della mia adolescenza. C’era un prato, che era la mia meta preferita vicino a casa, praticamente circondato da rovi – i nostri contadini se ne servivano come siepe robusta e impenetrabile – che ci regalavano delle more di notevoli dimensioni. Era divertente fare a gara con il gruppo di amici a chi ne mangiava di più senza pungersi le dita e ne facevamo così delle scorpacciate. Spesso le nostre mamme ci chiedevano di portarne a casa un po’ per preparare delle buone confetture per l’inverno ed attendevamo pazienti che ci deliziassero con torte, succhi, frittelle, ecc. I nostri papà con tutta probabilità preferivano qualche grappa o liquore casalingo alle more. Ancora oggi confeziono, quando ho l’opportunità di raccogliere delle more selvatiche, una salsa con la quale insaporisco gelati, budini, panna cotta e yogurt.

Ingredienti:

  • 200 g di more,
  • 60 g di zucchero,
  • un cucchiaio di maraschino.

Lavate le more con cura e tamponatele con della carta da cucina. Mettete le more nel bicchiere del frullatore ed aggiungete lo zucchero e il maraschino. Frullate fino ad ottenere una bella crema. Gli ingredienti sono sufficienti per quattro persone. Utilizzo questa salsa per accompagnare i gelati – secondo me con quelli alla vaniglia e allo zabaione è azzeccatissima – la panna cotta, cheesecake e, come si vede nella foto, il biancomangiare.

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