Il panace (Heracleum sphondylium) è una pianta nota da sempre per le sue virtù medicinali (da cui il termine panacea) ma io lo raccolgo anche per usarlo in cucina. Attenzione a non confonderlo con il panace di Mantegazza che è fototossico. In Brianza il panace è comune dai primi rilievi fino alla montagna e si trova abbastanza spesso nei prati umidi e su terreni ricchi, nelle radure e nelle macchie, ai margini dei boschi, con preferenza per i luoghi semiombrosi. Si trova anche nel resto d’ Italia ad esclusione della Sardegna. Di solito raccolgo i piccioli primaverili che hanno un gradevole sapore di sedano e carota insieme e un aroma agrumato, per preparare un contorno dal sapore inconsueto oppure aggiungerli nelle insalate primaverili ma io personalmente li preferisco cotti. Si possono lessare anche le radici, da raccogliere in autunno, che però hanno un sapore meno intenso.
Ingredienti:
- piccioli di panace s. q.,
- una cipolla,
- alcune fette di prosciutto crudo,
- olio q. b.,
- peperoncino (facoltativo),
- spighe di grano (facoltativo),
- sale e pepe q. b..
Lavate con attenzione i piccioli di panace. Scottateli brevemente in acqua bollente salata. In una padella fate stufare una cipolla affettata con un poco di olio. Aggiungete il panace leggermente strizzato e fate insaporire per bene. Regolate di sale e di pepe. Avendo a disposizione delle “spighe di grano” ho scottato anche quelle e le ho aggiunte allo stufato di panace. Poco prima di portare in tavola ho aggiunto allo stufato di verdure anche delle fette di prosciutto crudo, che potete sostituire con dello speck oppure ometterle se preferite un contorno di sole verdure. Ottimo contorno per accompagnare del lesso ma anche un piatto che è possibile consumare da solo.
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