Risotto con podagraria e zucca

In un incolto molto ombroso ai margini di un bosco ho trovato una colonia di podagraria (Aegopodium podagraria) – è chiamata anche girardina e castalda – una pianta nota per l’uso officinale, soprattutto per la cura della gotta, ma che può anche trovare ospitalità in cucina. Le foglie della podagraria hanno un gradevolissimo e leggero sapore di sedano e possono essere usate anche in funzione aromatica. Purtroppo nel nostro Paese è poco usata in cucina, contrariamente a quanto avviene in altri paesi europei. Personalmente la aggiungo a brodi, minestre e vellutate ma anche a insalate sia fresche che cotte, alle quali assicura un particolare aroma. Generalmente viene utilizzata come verdura cotta da sola o con altre erbe, semplicemente condita con olio e limone o variamente ripassata in padella per accompagnare di preferenza carni bianche, ma può avere anche impieghi davvero originali. Avevo già deciso in precedenza di preparare un risotto con l’ultima zucca invernale e approfitto di questo inaspettato raccolto “selvatico” per assicurare al mio risotto un sapore diverso dal solito.

Ingredienti:

  • 300 g di riso per risotti (preferibilmente Carnaroli),
  • 600 g di zucca,
  • una cipolla,
  • una bella manciata di foglie di podagraria,
  • 1,5 l di brodo (preferibilmente vegetale),
  • un bicchiere di vino bianco,
  • una noce di burro,
  • olio q. b.,
  • sale e pepe q. b..

Sbucciate la zucca e togliete i semi, tagliatela a dadini e tenetela da parte. Affettate finemente la cipolla e fatela rosolare con poco olio in un tegame, quando si sarà imbiondita aggiungete la zucca e fatela rosolare per qualche minuto. Unite il riso e fatelo tostare per bene. Sfumate con il vino e portate a cottura il risotto aggiungendo di tanto in tanto il brodo. Regolate di sale e di pepe. Qualche minuto prima di portare a termine la cottura del risotto aggiungete la podagraria leggermente tritata. Fate mantecare con una noce di burro. Se piace potete aggiungere del parmigiano grattugiato. Il risotto è pronto per essere portato in tavola decorando magari il piatto con qualche fogliolina di podagraria.

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