Frittata col centocchio

Siamo ancora in Febbraio e per la primavera bisogna ancora attendere ma già la natura si sta risvegliando. Nei prati, in giardino e persino in un paio di cassette in balcone sta ad esempio crescendo rigoglioso il centocchio (Stellaria media), in dialetto brianzolo chiamata peverascia ma anche erba gajnœra, probabilmente perché amatissima dai volatili da cortile. E’ una piantina che cresce ovunque e forse per questa ragione viene molto spesso del tutto trascurata, anche se è un erba dalle mille risorse. La tradizione la considera un’erba rinfrescante, lenitiva, con buone proprietà galattologhe, lassative, diuretiche, espettoranti e astringenti ed inoltre è ricca di vitamina C e sali minerali. La raccolgo per utilizzarla in cucina sia a crudo che cotta, ma senza esagerare perché contiene saponine. Ha un sapore dolce e gradevole che ben si presta per la preparazione di insalate, ripieni, pesti, zuppe (è usata spesso nelle minestre a base di erbe in area ligure e toscana), ma secondo me, dà il meglio di sé in frittata perché riesce a mantenere una certa consistenza nonostante il suo aspetto così fragile.

Ingredienti:

  • abbondante stellaria,
  • una cipolla,
  • 6 uova,
  • parmigiano grattugiato s. q.,
  • olio evo q. b.,
  • sale e pepe q. b..

Raccogliete le parti alte e carnosette delle piante di stellaria più sviluppate, anche eventualmente coi fiori, calcolando una manciata per ogni commensale e pulitela con attenzione. In un tegame soffriggete nell’olio la cipolla tritata, aggiungendo la stellaria e stufandola velocemente a fuoco basso senza farla rinsecchire. A parte sbattete le uova alle quali aggiungerete il parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e pepe e volendo anche un sorso di latte. Versate il composto sulla stellaria stufata e procedete alla cottura della frittata secondo il gusto personale.

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