Sulle nostre dolci colline brianzole si trovano spesso dei noccioli (Corylus avellana) spontanei o abbandonati dalla coltivazione domestica, di cui ovviamente quasi nessuno raccoglie i frutti. La grandezza di queste nocciole è di solito ridotta rispetto a quelle che si trovano in commercio o a quelle coltivate, ma le nostre sono gustose e compensano così le ridotte dimensioni. In Brianza le chiamiamo nisciœula salvàdega, nisciœula de bosch e le nocciole sono usate da sempre per preparare dolci casalinghi come il croccante o il pan matalòch (dolce tipico della cucina lariana). Il dolce più famoso della zona sono però i “nocciolini” di Canzo, davvero ottimi! Armandosi di un poco di pazienza se ne possono raccogliere davvero dei bei quantitativi ed è quello che faccio io quando passeggio: come dire, unisco l’utile al dilettevole! Oltre a gustarle al naturale o per confezionare dolci, utilizzo le nocciole immature per conservarle in “agrodolce”. Questo tipo di preparazione lascia le nocciole deliziosamente croccanti. Se riesco a trovare qualche nocciolo del tipo ornamentale, le cui nocciole assumono un delizioso colore rosato, le utilizzo per fare diventare la mia conserva ancora più bella alla vista. Abbino queste nocciole alle insalate e debbo dire che, passata la sorpresa di scoprire che si tratta di nocciole, generalmente vengono apprezzate per il loro sapore delicato e particolare ma soprattutto per la loro croccantezza.
Ingredienti:
- nocciole immature (se trovate quelle rosse sono più decorative) s. q.,
- aceto di vino s. q,
- zucchero s. q..
Sgusciate le nocciole scartando quelle non perfettamente sane. In un tegamino scaldate un poco di aceto con lo zucchero, quel tanto che basta affinché lo zucchero si sciolga per bene. Indicativamente per un bicchiere di aceto un paio di cucchiai di zucchero. Versate la miscela agrodolce sulle nocciole che avrete preventivamente inserito in uno o più barattoli precedentemente sterilizzati. Conservare in luogo fresco e asciutto. Dopo un paio di giorni è già possibile utilizzare la conserva. Come ho già detto uso questa conserva per dare carattere alle mie insalate e mi pare particolarmente indovinato l’accostamento con l’insalata di fagiolini.
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